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giovedì 9 giugno 2016

Pesa 140 chili, si mette a dieta e scatta selfie. La ragione per cui lo fa è commmovente -Guarda

Justine McCabe, 31 anni e mamma di due bimbi, dopo aver raggiunto quota 140 chili ha deciso di mettersi a dieta e ha documentato il viaggio verso la perdita di peso scattandosi un selfie ogni giorno per un anno. Il motivo che l'ha spinta a reagire è davvero commovente.  Accade a Los Angeles, Usa. 

Come riporta il Mirror, Justine trova la forza di reagire, seguendo uno stile di vita più sano dopo il suicidio del marito. "La sua scomparsa - racconta - mi ha fatto capire che dovevo cambiare la mia vita".
Gli amici e i parenti la spingono a iscriversi in palestra e la ragazza inizia a
documentare la dieta scattando un selfie al giorno. E il risultato è incredibile. In un anno Justine perde
60 chili.

venerdì 27 maggio 2016

Impara a spalmare la crema con un auto-massaggio drenante

La crema, così come l'utilizzo di un olio naturale,  può rivelarsi un alleato fondamentale nel benessere quotidiano. Tuttavia, accade spesso di applicarla velocemente e in modo sommario: rallenta il ritmo e aggiungi un pizzico di passione ai tuoi gesti. Non si tratta di imparare i movimenti degli esperti, bensì iniziare a conoscere e toccare con più consapevolezza il proprio corpo per effettuare un auto-massaggio drenante.


GAMBE GONFIE – Lunghe ore in piedi o seduti a una scrivania possono acutizzare ristagni e problemi di circolazione. Se ti senti le gambe gonfie e pesanti a fine giornata l'abitudine al pediluvio diventa un vero e proprio toccasana: aggiungi bicarbonato o sale grosso, rosmarino e qualche goccia di olio essenziale di lavanda o tea tree, che aiuterà a sgonfiare. Dopo aver asciugato la pelle, è il momento della crema. Per aiutare la circolazione il senso deve essere sempre dal basso verso l'alto. Procedi dalla caviglie verso le ginocchia e poi dalle cosce alla pancia, fino ad arrivare al collo e al viso.

MOVIMENTI – Sii dolce e al tempo stesso conferisci al movimento energia, vitalità, entusiasmo. Di frequente stendiamo la crema o l'olio in modo superficiale e frettoloso: al contrario stimolare l'epidermide con frizioni profonde aiuta il microcircolo, permette un nutrimento profondo e scioglie la tensione muscolare, favorendo il miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica.

PUNTI CRITICI – Soffermati su caviglie, ginocchia e zona inguinale. La zona dietro le caviglie, in corrispondenza del tendine d'Achille, è fondamentale per stimolare i vasi linfatici: con i polpastrelli, premi e rilascia dolcemente, più volte. Ricorda che il massaggio deve essere effettuato in senso rotatorio e va fatto con decisione, ma altrettanta dolcezza.

COSCE E GLUTEI – Con il palmo o tutta la mano esegui uno sfioramento con le dita. Muovi ritmicamente la mano alternando la sinistra alla destra: oltre a rilassare, questo semplice movimento aiuta a sciogliere i tessuti e contribuisce a eliminare le tossine, migliorando il flusso dei liquidi. Ricorda di esercitare una pressione più forte quando sali e più debole quando la mano scende verso il basso.

VISO – Alla base del collo si trova un importante nodo linfatico. Con le mani sfiora il collo nel senso della lunghezza, dal petto verso l'alto. Appoggia i due pollici sotto al mento e con i polpastrelli di entrambe le mani accarezza l'epidermide, sentendo zigomi e linea della fronte. Procedi dall'osso della mandibola verso le orecchie, dove si trova un altro punto importante per la circolazione linfatica. Per aiutare il drenaggio evita di interromperti bruscamente e asseconda il flusso, con movimenti morbidi e circolari. Lascia spazio al piacere e prenditi il tempo che ti serve per ritrovare il contatto con le tue sensazioni profonde.

mercoledì 25 maggio 2016

Shampoo ai capelli, ecco alcuni errori che potrebbero essere fatali

Lavarsi i capelli è un gesto oer molti quotidiano, ormai automatico, che si compie senza fare caso a cosa si sta facendo. Ma per curare al meglio la propria chioma sarebbe meglio prestare delle attenzioni che non tutti sanno. Spesso lo shampoo si applica nel modo sbagliato, si usa in modo scorretto il pettine, si applicano prodotti senza che ce ne sia l’effettivo bisogno, o viceversa. 

Per una buona cura dei capelli basta quindi seguire dei semplici consigli.Lo shampo va applicato al centro della testa e non sa sopra per evitare di stressare la cute e favorire la perdita dei capelli.  I capelli non vanno sfregati, il cuoio va massaggiato con delicatezza cercando di massaggiare ciocca per ciocca.  Cercare di non lavarsi i capelli con troppa frequenza, e a tal riguardo va aggiunto che solitamente i capelli grassi tendono a rimanere tali proprio per l’elevato numero di shampoo.  Non usare acqua troppo calda perchè potrebbe causare desquamazione del cuoio capelluto, quindi è buona norma risciacquare con acqua fresca lo shampoo.  Non usare troppe maschere, riducendone l’uso per una volta a settimana , così come non è il caso di usare in modo troppo frequente lo shampoo secco perché comqunque non elimina completamente lo sporco.  Il balsamo va applicato solo nelle punte e così come lo shampoo sempre sui capelli umidi.


venerdì 20 maggio 2016

Occhi secchi e stanchi? Ecco la soluzione per chi lavora davanti al computer

Allevia la secchezza oculare, riduce l'affaticamento da computer e simili, combatte il prurito da allergia. E' lo 'Eye Yoga', una nuova tendenza che si sta diffondendo negli Stati Uniti. L'oculista Dilip Darjee ha spiegato al Daily Mail il suo allenamento per facilitare la ripresa degli occhi stanchi, un problema sempre più comune tra chi lavora al computer. Si tratta di sei esercizi mattutini per allenare i muscoli che muovono il bulbo oculare. 

 Iniziare con lo stretching   
Appena svegli, bisogna iniziare con un po' di stretching. Ci si siede a gambe incrociate e ci si concentra sulla respirazione. Intanto, si muovono gli occhi concentrando lo sguardo prima su e poi giù per cinque volte. Poi si chiudono gli occhi. Dopo qualche istante si rifà l'esercizio guardando, però, a destra e a sinistra. Dopodiché l'esercizio si ripete muovendo gli occhi in diagonale: quindi, dall'angolo destro alto all'angolo sinistro basso per cinque volte; dall'angolo sinistro alto a quello destro basso per altre cinque volte. Concluse le quattro fasi, si strofinano i palmi delle mani e li si poggia sugli occhi. Come spiega l'oftalmologo Andrew Bridges al Daily Mail: "Riscaldare le mani e porle sugli occhi dovrebbe aiutare a stimolare le lacrime e a lubrificare gli occhi secchi".  Sviluppare la vista  Tenendo una penna in mano, si distende il braccio e si focalizza lo sguardo sulla penna. Questa va lentamente avvicinata al naso, senza mai interrompere il contatto degli occhi con essa. Ripetuto dalle cinque alle dieci volte, l'esercizio aiuta a migliorare la concentrazione e a rinforzare i muscoli dell'occhio.  Rilassare i muscoli oculari  Dopo aver riscaldato i palmi delle mani per riscaldari, si posizionano delicatamente ad arco sopra le palpebre senza toccarle. L'esercizio va ripetuto tre volte, ovviamente ad occhi chiusi. Dopo gli occhi saranno riposati e rilassati. L'oftalmologo Bridges suggerisce anche una variante all'esercizio: "Potrebbe funzionare ancora meglio utilizzando un impacco caldo da porre sulle palpebre".  Strizzare un po' lo sguardo  Aprire e chiudere gli occhi molto in fretta dovrebbe idratarne e rilassarne i muscoli. Serrare le palpebre con fermezza per tendere i muscoli degli occhi e tenerli in questa posizione per tre secondi, quindi riaprirli rapidamente. Ripetendolo almeno quattro volte, le palpebre saranno lubrificate e idratate. Attenzione, però, a non chiuderle troppo.  Piangere per ripulire gli occhi  Le lacrime liberano gli occhi da polvere e materiale dannoso. Ma è impossibile piangere a comando una volta al giorno, quindi il dottor Darjee ha ideato un'esercizio che va fatto solo subito prima di mettersi a letto. Ci si siede a gambe incrociate su un cuscino e si fissa la fiamma di una candela posta a un metro di distanza. Non appena gli occhi iniziano a pizzicare, si deve smettere. Dopo l'esercizio sarebbe utile rilassarsi per dieci minuti.  Combattere le borse  Il gonfiore e le borse che appesantiscono lo sguardo sono un effetto della ritenzione dei liquidi. Infatti, quando si dorme gli occhi non fanno il solito movimento 'apri-chiudi', quindi accumulano liquidi. Battere le palpebre per circa trenta secondi dovrebbe contribuire a sbarazzarsi più in fretta dei liquidi in eccesso.

venerdì 15 aprile 2016

Sudorazione acre ed eccessiva: ecco tutti i rimedi naturali per contrastarla

Con l'arrivo del caldo è bene scegliere in modo adeguato il giusto deodorante per evitare sgradevoli odori e disagi, ma certo non è facile. La scelta varia in base alla pelle e alla sudorazione e spesso, per molte persone, i prodotti in commercio sono troppo aggressivi e causano fastidiose irritazioni.   

 Una soluzione possono essere i deodoranti naturali, tra questi spicca l'aloe: basterà applicare il succo di aloe per ottenere un effetto rinfrescante e profumato. Una valida alternativa è il bicarbonato, ma anche il limone che basta strofinare sotto l'ascella per contrastare cattivi odori e sudorazione.   I deodoranti naturali sono anche in commercio, composti con prodotti di origine naturale, spesso biologici e soprattutto non contengono sostanze dannose per il nostro corpo, come i sali di alluminio e i parabeni.  Spesso però si crede che i rimedi naturali siano meno efficaci, in realtà per permettere la perfetta riuscita di questi prodotti bisogna prima seguire un periodo di detox: eliminando le tossine dal nostro organismo anche la sudorazione ne gioverà e i prodotti naturali avranno più efficacia. 

lunedì 4 aprile 2016

Unghie: specchio di salute, ma anche spie di infezioni

Macchie nere e lamina sottile e striata possono essere la spia di carenze nutrizionali. Il disturbo più comune è l’Onicomicosi che colpisce 6,5 milioni d’italiani. Efficace un nuovo rimedio di cura: facile da usare e rapido, risultati dopo 7 giorni.
“Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le unghie lo sono della salute”, afferma il prof. Antonino di Pietro, Dermatologo Plastico, Presidente Fondatore ISPLAD (International Society of Plastic-Regenerative and Oncologic Dermatology).

Facile da ‘leggere’, quando è sana presenta una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente, ma una modifica di questo aspetto può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale e, anche, generale. “Macchie nere possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da un trauma al pari dei puntini bianchi che, invece, si formano perché all’interno dell’unghia si creano bolle d’aria – spiega il direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis (www.istitutodermoclinico.com) -. Se è sottile con striature o solchi potrebbe essere la spia di carenze vitaminiche o sali minerali (ferro o zinco)”.
Soggetta a malattie al pari di ogni altra parte del corpo, il disturbo più comune è l’Onicomicosi (colpisce circa 6,5 milioni d’italiani), un’infezione fungina che interessa le unghie delle mani e/o dei piedi che possono presentarsi più spesse del normale, fragili, con deformazioni, opache o con macchie bianche o gialle. Conseguenza di molti fattori tra cui il mutamento degli stili di vita, è una patologia in forte aumento e rappresenta più del 50% dei disturbi ungueali. Causa ne sono lieviti, muffe ma soprattutto un fungo che, penetrando attraverso microfessure e crepe, abbatte la cheratina (sostanza principale dell’unghia) utilizzandone i componenti per crescere velocemente e modificando il pH dell’unghia che, da acido, diventa alcalino. Può rimanere circoscritta o attaccare anche altre unghie; rare le remissioni spontanee ma la cura richiede tempi lunghi, da sei mesi ad un anno.
Una nuova soluzione che rende la cura più veloce, semplice ed efficace, è stata messa a punto da Sandoz. Dall’azione rapida (agisce in 12 settimane), il rimedio (Exoderil® Nailner®) contribuisce a migliorare l’aspetto estetico dell’unghia infetta grazie a un ingrediente che produce un effetto schiarente dopo 1 settimana (se applicato 2 volte al giorno per il primo mese e una volta fino alla 12a settimana). Facile da usare, evita di dover limare e pre-trattare l’unghia prima dell’applicazione, e asciuga in un minuto.
“Negli ultimi anni si registra un aumento del 75% della richiesta di visite dermatologiche per problemi alle unghie. Il fenomeno è dovuto a molti fattori: ereditarietà; moda (le unghie sono strumento di bellezza e seduzione); manicure ‘fai da te’ aggressive; uso eccessivo e rimozione di smalti e gel per ricostruzioni; cambiamento degli stili di vita con maggiore frequenza di luoghi pubblici (palestre, piscine, terme) che possono determinare un aumento delle infezioni; per le unghie dei piedi anche il traumatismo indotto da calzature con tacchi vertiginosi, o lunghe costrizioni in scarpe che non favoriscono traspirazioni. Senza considerare la pessima abitudine di eliminare la pellicina che circonda l’attaccatura dell’unghia (il perionichio) che funge da barriera all’ingresso dei germi e dei batteri” – conclude il dermatologo.

Mani e piedi perfetti

Le unghie delle mani ad agosto sono una delle parti del corpo più in evidenza. Ma non sempre si arriva all’appuntamento con i sandali e le infradito con le unghie abbastanza forti, lucide e sane…
Nonostante l’apparenza “dura”, questi delicati tessuti di protezione risentono in modo evidente di stress, squilibri ormonali, disturbi metabolici, infezioni, traumi ed errori nutrizionali. Capire le cause che portano all’indebolimento delle unghie è quindi indispensabile per scegliere la strategia migliore per rinforzarle, contrastare la formazione di macchie e l’aggressione delle micosi, e restituire loro in tempi brevi compattezza ed elasticità.

Porta a tavola zinco, silicio e vitamina B
Le unghie si indeboliscono prima di tutto se con la dieta non si introducono abbastanza proteine (in particolare quelle d’origine animale, privilegiando uova, latte e pesce), e alcuni tipi di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B (contenute nei cereali integrali e nell’olio di germe di grano); sono poi indispensabili i sali minerali, come il ferro, il magnesio, il silicio e lo zinco, presenti nel miglio e in dosi elevate nel lievito di birra: usalo in scaglie per condire le tue insalate.

Le mangi? Usa il Tea tree oil
Mangiarsi le unghie può, nel tempo, danneggiarne la matrice. Massaggiale con 2-3 gocce di Tea tree oil, rinforzante: il suo sapore amaro ti eviterà di rosicchiarle. In più ha un’azione disinfettante e antimicotica.

I rimedi omeopatici
Anche l’omeopatia ci offre un valido aiuto per rinforzare le unghie e riparare quelle già danneggiate: ecco quali rimedi d’origine minerale e vegetale possiamo assumere, caso per caso.

– In caso di unghie fragili, ingiallite, punteggiate di bianco e che tendono a incarnirsi facilmente, usa Silicea 5 CH.
– Quando le unghie sono dure e ispessite, crescono lentamente e tendono a spezzarsi, si preferirà Antimonium crudum 5 CH.
– Il rimedio in caso di unghie sottili che crescono in fretta ma si sfaldano in più strati nel senso dello spessore è Thuja 5 CH.
– Quando le unghie tendono ad aumentare di spessore ma si deformano e si fessurano, l’ideale è Graphites 5 CH.
Di tutti i preparati si assumeranno 5 granuli tutte le mattine appena svegli anche per 2-3 mesi, e sempre al cambio di stagione.
Il frullato che le fa ricrescere
Per un mese abituati a bere questo frullato, che ristruttura le unghie deboli e ne stimola la ricrescita: in un bicchiere di latte di mandorle (ricco di calcio, ferro e proteine), sciogli un cucchiaino di lievito di birra e un cucchiaio di erba d’orzo (apportano zinco). Mescola e bevilo la mattina o come spezzafame.

Cosa ottieni: le unghie diventano più compatte, più rosee ed elastiche, e non si sfaldano più. Inoltre eviti che si ispessiscano.
Per evitare che si incarniscano
Mescola un cucchiaino di argilla verde con 3 gocce di olio essenziale di cedro e poco olio di germe di grano, fino a ottenere un composto fluido. Lascia l’impacco sull’unghia incarnita per tutta la notte fissandolo con una garza e della pellicola trasparente, e ripeti il trattamento finché l’infezione non si riassorbe.

I vantaggi: questo composto è molto utile anche quando l’unghia incarnita ha già formato il pus, per riassorbire l’infezione.
Olio di ricino e karitè evitano macchie e rotture
Approfitta della stagione estiva (e del fatto che si può stare più spesso a piedi scalzi) per limitare l’uso di smalti e acetone e coccolare le tue unghie al naturale. Ecco i trattamenti rivitalizzanti da usare quotidianamente su mani e piedi, preferibilmente la sera: così eviti che si macchino o si sfaldino.

Occhio allo smalto!
Sarebbe buona norma evitare il più possibile smalti (soprattutto se colorati e iridescenti) e acetone: i primi non fanno “respirare” le unghie, mentre i solventi le fanno ingiallire; meglio non esagerare anche con la ricostruzione delle unghie: la lima lucidante è aggressiva e può danneggiare lo strato coriaceo. Se proprio vuoi usare lo smalto, prima spennella sulle unghie un velo di olio di ricino: dopo averlo lasciato agire, massaggia le unghie e metti lo smalto, che intaccherà meno lo strato dell’unghia.

Dopo la spiaggia fai l’impacco levigante al limone
Dopo una giornata sulla sabbia o con i sandali, che espongono le unghie a forti sollecitazioni e le rendono opache, mescola 2 cucchiai di olio d’oliva e un cucchiaio di succo di limone, ed emulsiona il tutto. Metti il composto in una ciotolina e ogni sera applica l’unguento sulle unghie per 10 minuti. Poi fai un pediluvio con acqua e sale marino. È ottimo anche per le unghie delle mani.

Il vantaggio: contrasti anche le unghie ingiallite e rese ruvide dal contatto con la sabbia.
Mentre dormi metti il burro vegetale ricostituente
Il burro di karitè è un grasso estratto dal frutto del Butyrospermum parkii, ed è un portentoso ristrutturante delle unghie. Metti 2 cucchiai di burro di karitè in un pentolino con un cucchiaino di olio di miglio e 15 gocce di olio essenziale di mandarino. Fai fondere a fuoco basso e poi travasa in un vasetto con tappo avvitabile: usa questo burro ogni sera, applicandolo sulle unghie e lascia agire durante la notte.

Cosa ottieni: la mattina le unghie appariranno più lucide e compatte.

Gli oli africani che rivitalizzano la pelle

Le essenze vegetali di Kigelia e Maruda e Naobab ripristinano il film idrolipidico della cute, restituendole tono ed elasticità….
Dove la natura è sottoposta a condizioni estreme, spesso si trovano piante dalle proprietà straordinarie. Nel continente africano, per esempio, abbondano piante e frutti che racchiudono un’infinità di fattori idratanti e antiossidanti. Molti degli oli provenienti dalle aree equatoriali sono particolarmente preziosi per le pelli mature perché apportano quei nutrienti di cui l’epidermide ha bisogno per mantenere l’elasticità e il turgore più a lungo. Si tratta di oli e burri vegetali, facili da reperire in erboristeria o nei negozi di prodotti bio.

L’olio di marula nutre ma non unge

Esiste un tipo di pelle matura con una combinazione di aree più secche e una zona T (fronte, naso e mento) caratterizzata da grana più spessa e con pori allargati: per uniformarne il tono, asciugare il sebo e affinare i pori possiamo ricorrere all’olio di marula. Originario del Sudafrica e del Madagascar, l’albero di marula produce frutti i cui noccioli vengono raccolti e spremuti a freddo per ottenere un olio pregiato, che contiene 4 volte la vitamina C di un’arancia. Le donne sudafricane utilizzano quest’olio su tutto il corpo per proteggere la pelle dall’aridità. Non unge e per la sua consistenza leggera e il suo alto contenuto di acidi grassi garantisce un effetto opacizzante e un veloce assorbimento. Mattina e sera, sulla pelle ben pulita, massaggia con movimenti circolari 5 gocce di olio di marula. L’olio allevia le irritazioni cutanee e stimola il rinnovamento cellulare grazie a composti fenolici, aminoacidi, flavonoidi e vitamina E.

L’olio di kigelia idrata e toglie il prurito

La pelle matura è però soggetta anche ad altri rischi: la rosacea o i disturbi come la psoriasi ostacolano un buon trattamento anti invecchiamento. È necessario quindi utilizzare un rimedio a bassa acidità ed è meglio evitare le creme specifiche: l’olio ottenuto dai frutti dell’albero sudafricano di Kigelia è perfetto per le pelli mature più sensibili perché idrata, rassoda ma allo stesso tempo allevia il prurito e la secchezza della pelle irritata. Usa l’olio di Kigelia una volta al giorno massaggiandone mezzo cucchiaino sul viso, sulle zone irritate e intorno agli occhi, in particolare sulle “zampe di gallina”.

L’olio di baobab attenua i segni d’espressione

Un altro olio eccellente per ridurre le infiammazioni e spianare le rughe è l’olio di baobab, detto “l’albero africano della vita”. Applica un tonico preparato con 3 cucchiai di tè roobois (tè rosso), tenuti in infusione 10 minuti in una tazza d’acqua. Prima che la pelle asciughi, massaggia sul viso un cucchiaino di olio di baobab e uno di kigelia. Lo zinco e il rame del roobois stimolano l’elastina e riducono le macchie d’età, la kigelia rassoda e tonifica e il baobab apporta vitamine A, B e C. Ripeti questo trattamento ogni sera per un mese.

Rimodellati con i bagni salati

Aggiungi all’acqua calda anche gli oli essenziali specifici e trasformerai il tuo rituale di benessere in un trattamento anti adiposità
Con l’arrivo della primavera e il progressivo rialzo termico, l’idroterapia rappresenta un’ottima alleata nella cura contro la cellulite. Non a caso tutte le antiche tradizioni mediche a marzo raccomandavano di eseguire abluzioni periodiche in acque pure, possibilmente piovane o di sorgente, sempre arricchite da estratti di erbe, radici e fi ori adatti a stimolare il circolo sanguigno e linfatico e a smuovere le scorie pesanti lasciate nei tessuti dall’inverno. 

Queste tossine, piene di acidi e di residui chimici, sono le prime responsabili dei fenomeni infiammatori che rendono la pelle asfittica, mal nutrita e scarsamente ossigenata, e aprono la strada alla formazione di ritenzione e cuscinetti. Anche i bagni di mare hanno un ottimo effetto drenante, dato che in essi si combinano l’azione riattivante dell’acqua ricca di iodio e sali minerali e il massaggio naturale delle onde. Tuttavia, visto che non è ancora stagione per le trasferte marine, versando nella vasca di casa le sostanze medicamentose più adatte si possono comunque ottenere degli ottimi risultati, soprattutto se le immersioni vengono ripetute con regolarità – 2 volte alla settimana – per tutto il mese di marzo o anche per un periodo più lungo.

Il sale assorbe i ristagni
Ecco allora le ricette dei bagni drenanti da fare in casa, specifiche per i diversi tipi di cellulite: molle ed edematosa, di recente formazione, oppure indurita e compatta, talvolta dolorosa al tatto. Per tutti i bagni l’ingrediente base è il sale marino di tipo integrale: una sostanza naturale levigante e assorbente che verrà di volta in volta combinata con gli estratti vegetali e gli oli che riducono edemi e pelle a buccia d’arancia.
Contro edemi e flaccidità
Questo bagno ha un’azione prettamente diuretica e sgonfiante e si adatta alla cellulite molle e arrossata, di recente formazione. È un trattamento da ripetere almeno 1-2 volte alla settimana per 2-3 mesi. Ingredienti: un kg di sale marino integrale, 3 gocce di olio essenziale di ginepro, 6 gocce di olio essenziale di cipresso, 3 gocce di olio essenziale di finocchio dolce, 2 cucchiai di estratto fluido di quercia marina.
Quando “compaiono” i capillari
Ecco una ricetta da bagno che svolge una spiccata azione drenante e riattivante e favorisce la riduzione del grasso. Tra le diverse proprietà dell’edera, qui si sfrutta quella astringente, che favorisce il riassorbimento di liquidi che impregnano i tessuti sottocutanei provocandone il cedimento. Ingredienti: un kg di sale marino integrale, 6 gocce di olio essenziale di limone, 6 gocce di olio essenziale di finocchio dolce, 2 cucchiai di estratto fluido di edera.
Per la ritenzione pre ciclo
Prima delle mestruazioni ti senti sempre gonfi a, con le gambe pesanti e una marcata tendenza alla ritenzione di liquidi? Nei giorni che precedono il ciclo immergiti spesso in un bagno preparato con due oli agrumati ad azione decongestionante. Questo bagno è utile anche contro i gonfiori in menopausa. Ingredienti: 4 pugni di sale marino integrale, 5 gocce di olio essenziale di bergamotto e 5 gocce di olio di mandarino: l’effetto è decongestionante e antidepressivo.

Le mani parlano, svelano particolari sulla salute e sulla persona. Ecco come renderle belle

Le mani parlano. Il modo in cui si muovono, si posano, si relazionano a spazi e oggetti dice molto di una persona.
Possono esprimere grazia o aggressività, fermezza o tensione.
E poi si trovano alla periferia del corpo, segnano un confine, delineano gli spazi, sono ricettive oltre che espressive. Le nonne insegnano ad avere cura delle proprie estremità. Vediamo come.


Barometro della salute
Se la mani parlano, a comunicare con chiarezza lo stato di salute generale ci pensano le unghie: nelle discipline olistiche, sono considerate il barometro della salute. Ricevono infatti nutrimento solo dopo che tutti gli altri organi sono stati rifocillati. Quindi se ci sono squilibri nutrizionali le unghie lo segnalano subito. Inoltre forma, colore, aspetto e consistenza possono essere la spia di problemi specifici o segnalare lo stato di alterazione di un organo. Unghie bluastre , per esempio, indicherebbero problemi al cuore o ai polmoni; se sono concave e rigonfie, probabilmente c’è un’artrite; quando compaiono strisce biancastre c’è in genere una carenza di minerali, in particolare zinco; se appaiono pallide e incolori potrebbe invece essere anemia; se sono rigate, è probabile che il corpo non assimili il cibo in maniera appropriata; infine, macchie bianche segnalano la possibile presenza di acidi urici.

La cura quotidiana
Costanza e regolarità sono sempre alla base di una routine sana e armoniosa nella cura di sé, anche nel caso delle mani: Tutte le mattine, prima di uscire, e la sera prima di coricarsi, è bene proteggerle con creme contenenti agenti idratanti e antiossidanti. Non solo, poiché i raggi solari sono oggi decisamente più aggressivi. Anche chi vive in città deve ricordarsi di proteggersi con un filtro adeguato.
Morbidezza naturale
Applicare occasionalmente una maschera nutriente, lenitiva e rigenerante aiuta le mani a mantenersi morbide e lisce. Miscelando due cucchiaini di olio di germe di grano, 2 di olio di oliva e 10 gocce di olio essenziale di limone, si ottiene un composto da applicare poco alla volta, massaggiando fino a completo assorbimento. Una buona cura per le unghie, invece consiste nell’applicare ogni mattina un po’ di olio di neem puro, che le mantiene morbide, idratate e lucide. E per un tocco extra, una semplice ricetta di bellezza consiste nel miscelare a 20 ml di olio di sesamo 3 oli essenziali (lavanda, sandalo, cipresso) 2 gocce ciascuno, e poi conservare al buio per diverse ore prima dell’applicazione.

A tavola
Salute e bellezza di queste preziose estremità dipendono anche da ciò che si mangia e il loro aspetto può indicare carenze alimentari. Quando le unghie appaiono secche, fragili, alterate nella forma o nel colore, un aiuto può venire da una corretta integrazione naturale. I principali nutrienti che possono venire a mancare, facendo riverberare la loro assenza nel modo in cui le unghie si presentano, sono le proteine (da reintegrare sotto forma di aminoacidi, come la glutammina), le vitamine A, C, D (importante per la crescita) ed E, il complesso vitaminico B (in particolare B6), gli antiossidanti (soprattutto coenzima Q10 e glutatione), gli acidi grassi essenziali omega 3 e 6 (disponibili anche negli oli vegetali, come l’olio di borragine), i minerali, in particolare lo zolfo, amico delle articolazioni.

Automassaggio
Con delicatezza, e per brevi periodi per volta. L’automassaggio della mano aiuta a mantenere elastiche le articolazioni e a liberare il corpo dalle tossine, grazie all’azione sui punti riflessi dei vari organi. Applica alcune gocce di olio caldo al centro del palmo. Con il pollice della mano opposta, fai delle pressioni dal polso verso le dita, prima verso la base dell’indice, poi verso ciascun dito fino al mignolo. Massaggia con piccoli movimenti circolari alla base di ogni dito e poi al lato del palmo. Passa al dorso: massaggia tra i tendini dal polso fino alla membrana tra le dita. Premi e massaggia il punto tra pollice e indice. Ora, a partire dal pollice, stringi ciascun dito afferrandolo e scorrendo dalla base alla punta, davanti, dietro e ai lati. Ripeti 3 volte, fino a sentire l’energia fluire lungo le dita. Passa all’altra mano.

venerdì 18 marzo 2016

Mangiare con la tv o la radio accesa fa ingrassare: ecco perché

Mangiare con la tv accesa fa aumentare di peso. Spegnere a tv o la radio mentre si mangia è la prima regola per chi vuole dimagrire, assicurano un grauppo di scienziati americani, che ha pubblicato la scoperta sulla rivista 'Food Quality and Preference'. 

L'unico rumore ammesso durante i pasti dovrebbe essere quello della bocca che si muove, avvertono Gina Mohr, della Colorado State University, e Ryan Elder, della Brigham Young University. Perché ascoltarsi, dimostrano i loro test, aiuta a consumare meno cibo e quindi a introdurre un carico minore di calorie. I ricercatori lo chiamano 'effetto crunch': un alleato della lotta ai chili di troppo.  "Nella maggior parte dei casi - dice Mohr - consumatori e scienziati hanno sottovalutato il ruolo del 'suono dei cibi' come importante elemento sensoriale nell'esperienza del mangiare". E "mascherare il rumore prodotto dal consumo di cibo - avverte Elder - spinge ad assumerne più di quanto si farebbe" senza interferenze acustiche.  La coppia di studiosi - riporta il 'Telegraph' - ha condotto 3 esperimenti separati sull'effetto del suono della masticazione, scoprendo che anche solo invitare una persona a pensare al rumore della bocca la porta a ridurre il consumo di cibo. E più il 'suono alimentare' è intenso, meno si mangia. Ai partecipanti a un test, per esempio, sono state fatte indossare delle cuffie per ascoltare della musica mentre mangiavano uno snack. In un gruppo le cuffie producevano suono forti, nell'altro no. E' risultato che le persone mangiavano 4 salatini nel primo gruppo e meno di 3 nel secondo. "Può sembrare poca cosa, ma nell'arco di una settimana, un mese, un anno diventa importante", garantisce Elder.  Mangiare davanti alla televisione è diventata negli anni un'abitudine sempre più diffusa, rilevano gli scienziati. Le famiglie scambiano la tavola per il divano, tanto che fra le mura di casa 6 pasti su 10 avvengono a schermo acceso.  Su 13 pasti consumati a casa ogni settimana, almeno 8 vengono assunti guardando la tv senza che i commensali si rivolgano parola. Sei persone su 10 sono consapevoli del fatto che mangiare con un sottofondo televisivo sia una prassi in crescita, e ammettono di far parte di chi consuma cibo a schermo 'on'.  E poco conta che il 57% delle persone dice che preferirebbe mangiare senza tv, più di quanto non faccia ora: spegnerla resta solo un buon proposito che non viene mantenuto. Quattro genitori su 10 raccontano che, dando ai figli la possibilità di mangiare davanti alla tv, la prole non esiterebbe a consumare tutti i pasti in compagnia del piccolo schermo.

mercoledì 16 marzo 2016

Chi va a dormire tardi ingrassa di più: ecco la spiegazione

Siete abituati ad andare a dormire tardi? Attenzione, fare le ore piccole favorisce l'obesità. È il risultato di uno studio effettuato con il Jawbone, un tracker per il fitness che prende e analizza i dati del vostro corpo nel quotidiano. 

 Fare tardi spinge le persone a mangiare cibi con tassi calorici più alti e bere maggiori quantità di alcol. Al contrario chi è abituato a svegliarsi presto e a mangiare cibi più sani.   Si parla di un incremento di circa 220 calorie al giorni per le persone "della notte" contro i giornalieri. Volete mantenere una buona linea? Andate a dormire presto. 

Andare dal parrucchiere si rischia l'ictus: tutta "colpa" del lavaggio

Quando ha deciso di andare a farsi la piega da un parrucchiere di San Diego, Elizabeth Smith non poteva sapere che lo shampoo le avrebbe causato un ictus. E' successo a gennaio del 2014: otto giorni dopo la visita dal parrucchiere Elizabeth ha cominciato a sentirsi male e solo un intervento d'urgenza l'ha salvata da morte certa. 

I medici hanno parlato di "attacco di cuore da salone di bellezza", una sindrome rara ma possibile che avviene quando il lavandino per lo shampoo non è regolabile: succede che le arterie del collo possono dilatarsi o addirittura rompersi per la tropa estensione, il che provoca l'ictus a causa di anomalie del flusso di sangue che arriva al cervello.     «All'inizio ero un po' scettica sul fatto che fosse stato il lavaggio a provocare l'ictus - spiega Elizabeth a Buzzfeed - così ho chiesto alle mie amiche di chiedere ai loro parrucchieri ed è venuto fuori che l'80% dei saloni è al corrente della possibilità di ictus. Così ho pensato "se lo sanno tutti e non fanno niente c'è qualcosa che non va"».   E' sufficiente stare attenti alle sedie del lavaggio: se sono regolabili tutto sotto controllo, altrimenti non c'è da fidarsi. La Smith, intanto, ha fatto causa al salone di bellezza per essere risarcita. 

domenica 13 marzo 2016

I benefici dello zenzero per stomaco, fegato e cuore

Originario dell'Estremo Oriente, lo zenzero era già noto in età medievale, tanto da essere utilizzato dagli artigiani pasticceri di Firenze come attestato dal Decamerone. La pianta può essere utilizzata in ambito alimentare e curativo, in polvere oppure fresca, pronta da grattugiare. La radice di zenzero facilita la digestione e riduce i gas intestinali. Prezioso per il riequilibrio della flora batterica, aiuta a sciogliere i grassi e contrasta la nausea, migliorando la guarigione delle infezioni del cavo orale. Ecco come utilizzare al meglio lo zenzero per il tuo benessere.


PROTEGGE LO STOMACO - Le proprietà medicinali rendono lo zenzero un concentrato di virtù benefiche. Alcune ricerche hanno evidenziato le sue proprietà antitumorali e antiossidanti, ma gli aspetti positivi non finiscono qui. Oltre a proteggere contro i tumori del colon retto, lo zenzero migliora situazioni di sofferenza dovute a dispepsia, colite, meteorismo e flatulenza, contribuendo a riequilibrare la flora batterica.

AIUTA LA DIETA - Grazie all'effetto termogenico, il calore prodotto aiuta lo smaltimento delle calorie e interviene nello smaltimento dei grassi, per queste ragioni è una buona idea integrare nell'alimentazione quotidiana lo zenzero, un aiuto per chi vuole dimagrire.

SCIOGLIE I GRASSI -
L'azione benefica della frutta, unita alle spezie, fa bruciare calorie, permette di depurare l'organismo dalle tossine accumulate e aiuta il senso di sazietà. A metà mattina combatti con un certo languorino? Prima di pranzo prepara un frullato a base di zenzero, aiuterà a mantenere stabile l'indice glicemico evitando i cali d'energia.


SVEGLIA IL METABOLISMO - Per una bevanda energetica e ricca di vitamine aggiungi lo zenzero grattugiato a un normale frullato in cui utilizzare frutta e verdura di stagione. Puoi diluire con yogurt o latte, ricco di nutrienti, oppure succo di mela. Anche la cannella aiuta a sciogliere i grassi e insieme al peperoncino darà una scossa al metabolismo, evitando gli accumuli di adipe. Lo zenzero è utile contro la fame nervosa e il suo inconfondibile pizzicore, svolge un'azione benefica contro infezioni e contribuisce allo smaltimento delle tossine, stimolando la diuresi.

COMBATTE LA FATICA -  Grazie al suo gusto deciso che lo caratterizza e le numerose proprietà, lo zenzero svolge un'azione preziosa contro spossatezza e stanchezza. In auto soffri per la nausea? Mastica una radice fresca: in commercio è disponibile anche lo zenzero essiccato, solitamente ricoperto da granelli di zucchero, ottimo quando il mal di gola non dà tregua. Durante la stagione invernale questa pianta è un toccasana; prepararlo per un infuso è facilissimo: ti basta mettere a bollire un pentolino d'acqua e aggiungere zenzero fresco tritato, limone, miele e, a piacere, qualche foglia di menta. Una tisana capace di scaldare l'inverno e dare sollievo ai bronchi.

martedì 1 marzo 2016

Come fare un massaggio tonificante per il viso

Per invecchiare bene o semplicemente per mantenere la pelle tonica e splendente, occorre curarla nel modo corretto. Servono i prodotti giusti, ma certo non qualche miracoloso elisir o qualche patto di eterna giovinezza: prova l’automassaggio, per garantire alla pelle un aspetto salutare.

 
Massaggiare la pelle, anche mentre si stende la propria crema abituale, è un passo molto importante
L’importanza del massaggio è ovvia: la pressione dei polpastrelli, se corretta, può fare davvero la differenza, permettendo al prodotto applicato di agire in profondità intensificando la sua azione.
Per massaggiare la pelle nel modo giusto fai così:
  1. Preleva una piccola quantità di crema idratante con i polpastrelli e, partendo dalla zona centrale della fronte, esercita una lieve pressione applicando un lieve massaggio.
  2. Se la crema che utilizzi lo permette, ed è delicata sul contorno occhi, passa dalla fronte a questa zona. Massaggia in modo delicato le palpebre, con lievi pressioni, per ottenere un effetto defatigante.
  3. Dagli occhi passa alla zona centrale del viso: massaggia con movimenti circolari gli zigomi, con delle lievi “spinte” verso le tempie.
  4. Termina con la zona del mento (sulla quale non abbondare troppo con la crema), e scendi sempre verso il collo distendendolo con cura. Questo passaggio è spesso sottovalutato, ma può fare davvero la differenza!
Questa tecnica di massaggio al viso è molto semplice e può essere effettuata ogni volta che si utilizza la crema idratante, al mattino come alla sera. I risultati saranno davvero visibili!

lunedì 15 febbraio 2016

Il limone come alleato di bellezza, dalle unghie ai capelli: ecco come può essere usato

Il limone è un ottimo alleato di bellezza, fa bene alla salute e aiuta in piccoli trucchi per eliminare le imperfezioni.
Il limone può essere usato contro i punti neri, grazie alla sua acidità, infatti, è un ottimo antibatterico contro le imperfezioni della pella grassa.


Unito a farina di ceci e acqua di rose è un ottimo rimedio per rendere la pelle più luminosa e brillante grazie alla vitamina C. Aggiunto al bicarbonato e applicato sui denti, invece è un ottimo sbiancante, economico e naturale, quindi senza controindicazioni o effetti indesiderati. Il limone è poi un esfoliante eccellente per le labbra: basterà applicarne poche goccie la sera, risciacquare con acqua calda e al mattino le labbra saranno perfette. Se unito all’olio di oliva, invece, è un rimedio perfetto per unghie fragili, inoltre aiuta ad eliminare gli aloni gialli, tipici di chi è un fumatore, rendendole più bianche e lucenti. Per lo stesso principio aiuta ad eliminare le macchie anche sulla pelle, ad esempio quelle solari. Il limone è anche un alleato durante la dieta: un bicchiere di acqua tiepida con un cucchiaino di miele e il succo di limone può aiutare a far perdere peso. Il succo di limone è ottimo anche per il trattamento dei capelli: in caso di capelli grassi può essere usato in purezza e riduce la forfore equilibrando il ph del cuoio capelluto, in caso di capelli secchi, agisce come riparatore se unito ad olio di oliva.

giovedì 4 febbraio 2016

Vuoi perdere qualche chilo di troppo e rafforzare il sistema immunitario? Ecco dieci regole da non dimenticare

Le ricerche mediche evidenziano una correlazione fra l’insorgenza di numerose patologie e stati infiammatori che appaiono intimamente connessi rispetto alle abitudini alimentari. Esistono allora cibi e regole in grado di aiutare il nostro benessere? Certo! Dai cibi no alle quantità, dalle alternative a bibite e pasta alle tisane detox: ecco il decalogo per prevenire i disturbi e rafforzare il sistema immunitario grazie ai principi della dieta antinfiammatoria.

  • 1 .CIBI NO – Margarina e strutto? No, grazie. Attenzione alle preparazioni industriali e ai cibi dove sono presenti grassi idrogenati, additivi, dolcificanti e materie prime non certificate. Gli effetti negativi per la salute sono documentati e ben noti, tuttavia tutti a causa della mancanza di tempo spesso finiamo per consumare cibi già pronti.
  • 2 .VOGLIA DI DOLCE – I prodotti da forno costituiscono spesso una trappola dal punto di vista alimentare. Quando hai un’ora libera prepara una crostata o un plumcake per la colazione o per la merenda. I dolci fatti in casa con farina, burro, uova, cacao sono più semplici e nutrienti rispetto ai prodotti industriali o di pasticceria.
  • 3 .ANTIBIOTICI NATURALI – Altamente diuretica, la cipolla è ottima nell’insalata o nelle zuppe. Insieme all’aglio è un antibiotico naturale in grado di combattere i processi infiammatori e rafforzare il sistema immunitario.
  • 4. INTEGRALE È MEGLIO – Punta sui cereali integrali, ma attenzione a leggere bene l’etichetta: molti prodotti pubblicizzati come naturali non lo sono affatto. La farina? Cerca produttori di zona. Secondo gli studi l’aumento di allergie e intolleranze ha una correlazione proprio con la scarsa qualità delle farine utilizzate per pane e pasta.
  • 5. EFFETTO DETOX – Sfrutta le prime ore della giornata per depurare l’organismo. Tè verde, centrifugati e frullati aiutano la corretta idratazione, reintegrano vitamine e sali minerali, favoriscono la depurazione contribuendo all’eliminazione delle tossine.
  • 6 .VERDURA? SÌ, MA… – Scegli frutta e verdura di stagione. Non accontentarti dell’etichetta bio, chiedi e informati con attenzione. In molte città sono sempre più numerosi i negozi di ortofrutta collegati ad aziende locali, presenti nel territorio dove viviamo.
  • 7 .LA GIUSTA QUANTITÀ – Come reso noto da numerosi studi lo zucchero è implicato nei processi infiammatori. È importante evitare di demonizzarlo ma… non eccedere! Prova a prendere il caffè non zuccherato e riduci i dolci, ma, quando ti concedi una giornata speciale, fallo senza sensi di colpa. Il concetto chiave è moderazione.
  • 8 .RITORNO AL NATURALE – Bibite gassate, succhi e tè in bottiglia sono ricchi di zucchero. Una recente ricerca ha dimostrato che i tanto decantati effetti positivi del mirtillo sono presenti solo quando assumiamo il frutto fresco: i succhi in bottiglia non contengono gli stessi principi nutritivi. Un motivo in più per ridurre il consumo di bibite alle occasioni speciali e preferire l’abitudine al tè fatto in casa, a tisane e infusi.
  • 9 .ALTERNATIVE ALLA PASTA – È facile da preparare e molto veloce, tuttavia mangiare pasta tutti i giorni non fa bene. Grazie a farro, miglio, cous cous, orzo, riso e avena potrai preparare zuppe, risotti e insalate fredde, ottime da portare anche al lavoro.
  • 10.COLORE AL PIATTO! – Le erbe aromatiche, le spezie come curcuma e zenzero, ricche di antiossidanti, e i semi (di zucca, lino, papavero) non solo rendono invitanti e coloratissimi i tuoi piatti, ma costituiscono un vero e proprio concentrato di salute. Dedica una mensola della dispensa agli aromi, daranno energia e forza all’organismo.

venerdì 15 gennaio 2016

Cosmetici e dubbi per la salute: ecco tutto quello che c'è da sapere

Ogni donna usa dei cosmetici, ma non tutte sanno cosa contengono e gli eventuai rischi a cui si va incontro.
Il sito ABC Cosmetics, creato per una corretta informazione sui cosmetici e i loro componenti, mostra i procedimenti di produzione e ha risposto alle domande più comuni tra i consumatori.  


I cosmetici, prima di essere approvati subiscono diversi controlli di sicurezza prima dell'approvazione finale. Ci sono ingredienti positivi e negativi sulla base dei quali vengono approvati o meno per la vendita, ovviamente nei paesi in cui esistono leggi in tal senso.  Dal marzo del 2013 i test per i cosmetici, in Europa, non sono più effettuati sugli animali, ma al di fuori della comunità europea le leggi sono diverse. L'Ue comuque prevede, per una maggiore tutela dei consumatori, che non possano più essere venduti, negli stati membri, cosmetici testati su animali.  Per quanto riguarda i cosmetici contraffatti, purtroppo il rischio che ci siano in commercio prodotti non idonei è alto. L'unico modo per non acquistare prodotti potenzialmente nocivi è di comprarli in negozi autorizzati controllandone sempre l'etichetta.  I conservanti nei cosmetici non sono pericolosi, ma servono solamente a mantenere integro il prodotto. Questo falso mito è stato sfatato dalla ABC Cosmetics che ha poi aggiunto che non è l'alto o il basso numero degli ingredienti presenti su un prodotto a determinarne la buona o la cattiva qualità.  Infine nel sito si sfata un ultimo mito, quello sulla formaldeide, sostanza presente in molti cosmetici. La formaldeide è pericolosa se inalata e in grandi quantità, ma viste le ridotte quantità presenti nei cosmetici non si corrono rischi.

lunedì 11 gennaio 2016

Lo spuntino di mezzanotte nemico della dieta e della memoria: ecco perché

Mangiare di notte non è solo una cattiva abitudine per la dieta ma anche per la memoria. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista eLIFE e condotto da Dawn Loh della University of California, Los Angeles, mangiare di notte affaticherebbe la memoria perchè inciderebbe sulle funzioni cognitive come memoria e apprendimento.  

Il motivo principale è perchè avviene un disturbo del sonno. Un'esperimento condotto sui topi ha dimostrato che gli animali che dormivano durante la notte avevano migliori capacità mnemoniche rispetto a quelli che si svegliavano nel pieno del sonno per mangiare.

venerdì 11 dicembre 2015

Belle tutte e due, anche se in modo diverso, e accomunate dallo stesso dramma. Elisabetta Gregoraci ha confessato che anche lei, come Angelina Jolie, ha perso la mamma per un cancro al seno.
Intervistata dal settimanale Oggi ha parlato della sua famiglia e dell'importanza che ha per lei soprattutto durante il periodo natalizio.


La Gregoraci ha però voluto lanciare un messaggio forte e importante, quello di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale o di donarle a una bio banca: «Non tutti sanno che le staminali del cordone potrebbero servire per curare eventuali malattie… Conservarle per la cura di sé o della propria famiglia costa circa 3 mila euro. Mentre io vorrei che in Italia fosse un servizio gratuito per tutti».  Poi Elisabetta racconta del dramma di sua mamma: «Purtroppo mia mamma Melina, che aveva sei figli, si è ammalata al seno molto giovane… Ha subito molte terapie e operazioni. Io ho vagato per anni tra gli ospedali. Alla fine, parlando coi medici, ho capito quanto siano importanti le nuove cure con le staminali».  Come alla Jolie anche alla soubrette italiana i medici hanno proposto di fare delle analisi genetiche, ma Elisabetta è stata categorica: «Non riesco a pensarci, i medici mi hanno proposto di fare le analisi genetiche ma non me la sono sentita. Però sono scrupolosa, faccio i controlli».

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