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mercoledì 25 maggio 2016

Shampoo ai capelli, ecco alcuni errori che potrebbero essere fatali

Lavarsi i capelli è un gesto oer molti quotidiano, ormai automatico, che si compie senza fare caso a cosa si sta facendo. Ma per curare al meglio la propria chioma sarebbe meglio prestare delle attenzioni che non tutti sanno. Spesso lo shampoo si applica nel modo sbagliato, si usa in modo scorretto il pettine, si applicano prodotti senza che ce ne sia l’effettivo bisogno, o viceversa. 

Per una buona cura dei capelli basta quindi seguire dei semplici consigli.Lo shampo va applicato al centro della testa e non sa sopra per evitare di stressare la cute e favorire la perdita dei capelli.  I capelli non vanno sfregati, il cuoio va massaggiato con delicatezza cercando di massaggiare ciocca per ciocca.  Cercare di non lavarsi i capelli con troppa frequenza, e a tal riguardo va aggiunto che solitamente i capelli grassi tendono a rimanere tali proprio per l’elevato numero di shampoo.  Non usare acqua troppo calda perchè potrebbe causare desquamazione del cuoio capelluto, quindi è buona norma risciacquare con acqua fresca lo shampoo.  Non usare troppe maschere, riducendone l’uso per una volta a settimana , così come non è il caso di usare in modo troppo frequente lo shampoo secco perché comqunque non elimina completamente lo sporco.  Il balsamo va applicato solo nelle punte e così come lo shampoo sempre sui capelli umidi.


lunedì 4 aprile 2016

Unghie: specchio di salute, ma anche spie di infezioni

Macchie nere e lamina sottile e striata possono essere la spia di carenze nutrizionali. Il disturbo più comune è l’Onicomicosi che colpisce 6,5 milioni d’italiani. Efficace un nuovo rimedio di cura: facile da usare e rapido, risultati dopo 7 giorni.
“Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le unghie lo sono della salute”, afferma il prof. Antonino di Pietro, Dermatologo Plastico, Presidente Fondatore ISPLAD (International Society of Plastic-Regenerative and Oncologic Dermatology).

Facile da ‘leggere’, quando è sana presenta una lamina rosea e una superficie liscia, regolare e semitrasparente, ma una modifica di questo aspetto può essere il segnale che qualcosa non va a livello locale e, anche, generale. “Macchie nere possono essere conseguenza di piccole emorragie causate da un trauma al pari dei puntini bianchi che, invece, si formano perché all’interno dell’unghia si creano bolle d’aria – spiega il direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis (www.istitutodermoclinico.com) -. Se è sottile con striature o solchi potrebbe essere la spia di carenze vitaminiche o sali minerali (ferro o zinco)”.
Soggetta a malattie al pari di ogni altra parte del corpo, il disturbo più comune è l’Onicomicosi (colpisce circa 6,5 milioni d’italiani), un’infezione fungina che interessa le unghie delle mani e/o dei piedi che possono presentarsi più spesse del normale, fragili, con deformazioni, opache o con macchie bianche o gialle. Conseguenza di molti fattori tra cui il mutamento degli stili di vita, è una patologia in forte aumento e rappresenta più del 50% dei disturbi ungueali. Causa ne sono lieviti, muffe ma soprattutto un fungo che, penetrando attraverso microfessure e crepe, abbatte la cheratina (sostanza principale dell’unghia) utilizzandone i componenti per crescere velocemente e modificando il pH dell’unghia che, da acido, diventa alcalino. Può rimanere circoscritta o attaccare anche altre unghie; rare le remissioni spontanee ma la cura richiede tempi lunghi, da sei mesi ad un anno.
Una nuova soluzione che rende la cura più veloce, semplice ed efficace, è stata messa a punto da Sandoz. Dall’azione rapida (agisce in 12 settimane), il rimedio (Exoderil® Nailner®) contribuisce a migliorare l’aspetto estetico dell’unghia infetta grazie a un ingrediente che produce un effetto schiarente dopo 1 settimana (se applicato 2 volte al giorno per il primo mese e una volta fino alla 12a settimana). Facile da usare, evita di dover limare e pre-trattare l’unghia prima dell’applicazione, e asciuga in un minuto.
“Negli ultimi anni si registra un aumento del 75% della richiesta di visite dermatologiche per problemi alle unghie. Il fenomeno è dovuto a molti fattori: ereditarietà; moda (le unghie sono strumento di bellezza e seduzione); manicure ‘fai da te’ aggressive; uso eccessivo e rimozione di smalti e gel per ricostruzioni; cambiamento degli stili di vita con maggiore frequenza di luoghi pubblici (palestre, piscine, terme) che possono determinare un aumento delle infezioni; per le unghie dei piedi anche il traumatismo indotto da calzature con tacchi vertiginosi, o lunghe costrizioni in scarpe che non favoriscono traspirazioni. Senza considerare la pessima abitudine di eliminare la pellicina che circonda l’attaccatura dell’unghia (il perionichio) che funge da barriera all’ingresso dei germi e dei batteri” – conclude il dermatologo.

Mani e piedi perfetti

Le unghie delle mani ad agosto sono una delle parti del corpo più in evidenza. Ma non sempre si arriva all’appuntamento con i sandali e le infradito con le unghie abbastanza forti, lucide e sane…
Nonostante l’apparenza “dura”, questi delicati tessuti di protezione risentono in modo evidente di stress, squilibri ormonali, disturbi metabolici, infezioni, traumi ed errori nutrizionali. Capire le cause che portano all’indebolimento delle unghie è quindi indispensabile per scegliere la strategia migliore per rinforzarle, contrastare la formazione di macchie e l’aggressione delle micosi, e restituire loro in tempi brevi compattezza ed elasticità.

Porta a tavola zinco, silicio e vitamina B
Le unghie si indeboliscono prima di tutto se con la dieta non si introducono abbastanza proteine (in particolare quelle d’origine animale, privilegiando uova, latte e pesce), e alcuni tipi di vitamine, soprattutto quelle del gruppo B (contenute nei cereali integrali e nell’olio di germe di grano); sono poi indispensabili i sali minerali, come il ferro, il magnesio, il silicio e lo zinco, presenti nel miglio e in dosi elevate nel lievito di birra: usalo in scaglie per condire le tue insalate.

Le mangi? Usa il Tea tree oil
Mangiarsi le unghie può, nel tempo, danneggiarne la matrice. Massaggiale con 2-3 gocce di Tea tree oil, rinforzante: il suo sapore amaro ti eviterà di rosicchiarle. In più ha un’azione disinfettante e antimicotica.

I rimedi omeopatici
Anche l’omeopatia ci offre un valido aiuto per rinforzare le unghie e riparare quelle già danneggiate: ecco quali rimedi d’origine minerale e vegetale possiamo assumere, caso per caso.

– In caso di unghie fragili, ingiallite, punteggiate di bianco e che tendono a incarnirsi facilmente, usa Silicea 5 CH.
– Quando le unghie sono dure e ispessite, crescono lentamente e tendono a spezzarsi, si preferirà Antimonium crudum 5 CH.
– Il rimedio in caso di unghie sottili che crescono in fretta ma si sfaldano in più strati nel senso dello spessore è Thuja 5 CH.
– Quando le unghie tendono ad aumentare di spessore ma si deformano e si fessurano, l’ideale è Graphites 5 CH.
Di tutti i preparati si assumeranno 5 granuli tutte le mattine appena svegli anche per 2-3 mesi, e sempre al cambio di stagione.
Il frullato che le fa ricrescere
Per un mese abituati a bere questo frullato, che ristruttura le unghie deboli e ne stimola la ricrescita: in un bicchiere di latte di mandorle (ricco di calcio, ferro e proteine), sciogli un cucchiaino di lievito di birra e un cucchiaio di erba d’orzo (apportano zinco). Mescola e bevilo la mattina o come spezzafame.

Cosa ottieni: le unghie diventano più compatte, più rosee ed elastiche, e non si sfaldano più. Inoltre eviti che si ispessiscano.
Per evitare che si incarniscano
Mescola un cucchiaino di argilla verde con 3 gocce di olio essenziale di cedro e poco olio di germe di grano, fino a ottenere un composto fluido. Lascia l’impacco sull’unghia incarnita per tutta la notte fissandolo con una garza e della pellicola trasparente, e ripeti il trattamento finché l’infezione non si riassorbe.

I vantaggi: questo composto è molto utile anche quando l’unghia incarnita ha già formato il pus, per riassorbire l’infezione.
Olio di ricino e karitè evitano macchie e rotture
Approfitta della stagione estiva (e del fatto che si può stare più spesso a piedi scalzi) per limitare l’uso di smalti e acetone e coccolare le tue unghie al naturale. Ecco i trattamenti rivitalizzanti da usare quotidianamente su mani e piedi, preferibilmente la sera: così eviti che si macchino o si sfaldino.

Occhio allo smalto!
Sarebbe buona norma evitare il più possibile smalti (soprattutto se colorati e iridescenti) e acetone: i primi non fanno “respirare” le unghie, mentre i solventi le fanno ingiallire; meglio non esagerare anche con la ricostruzione delle unghie: la lima lucidante è aggressiva e può danneggiare lo strato coriaceo. Se proprio vuoi usare lo smalto, prima spennella sulle unghie un velo di olio di ricino: dopo averlo lasciato agire, massaggia le unghie e metti lo smalto, che intaccherà meno lo strato dell’unghia.

Dopo la spiaggia fai l’impacco levigante al limone
Dopo una giornata sulla sabbia o con i sandali, che espongono le unghie a forti sollecitazioni e le rendono opache, mescola 2 cucchiai di olio d’oliva e un cucchiaio di succo di limone, ed emulsiona il tutto. Metti il composto in una ciotolina e ogni sera applica l’unguento sulle unghie per 10 minuti. Poi fai un pediluvio con acqua e sale marino. È ottimo anche per le unghie delle mani.

Il vantaggio: contrasti anche le unghie ingiallite e rese ruvide dal contatto con la sabbia.
Mentre dormi metti il burro vegetale ricostituente
Il burro di karitè è un grasso estratto dal frutto del Butyrospermum parkii, ed è un portentoso ristrutturante delle unghie. Metti 2 cucchiai di burro di karitè in un pentolino con un cucchiaino di olio di miglio e 15 gocce di olio essenziale di mandarino. Fai fondere a fuoco basso e poi travasa in un vasetto con tappo avvitabile: usa questo burro ogni sera, applicandolo sulle unghie e lascia agire durante la notte.

Cosa ottieni: la mattina le unghie appariranno più lucide e compatte.

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